Quel pomeriggio Carla non tornò a
casa. Si recò direttamente al Venezuelos. Una telefonata serafica mi avvisò di
questa sua decisione:
“Ciao bello, sono io, scusami tanto,
ma non rientro a casa, sto qui da una mia amica, ha bisogno di parlare, è
parecchio giù. Poi vado diretta al night. Ci vediamo domani mattina, Ok?”
“Se ti dicessi di no, cambierebbe
qualcosa?”
“Sì, cambierebbe, domani potrei
farmi perdonare di… due cose… che dici?”
“ Allora dico che comandi tu, io
obbedisco. Così come fece Garibaldi davanti al suo Re!”
“ Non so se riuscirò a resistere
fino a domani…”
“
Mmm, io dico di sì… ciao…”
Pensai che avevo anch’io bisogno di
Carla. Sicuramente più della sua amica.
Decisi che sul tardi sarei andato
direttamente al night. Non riuscivo ad aspettare, ero convinto che Carla mi
avrebbe scelto nuovamente per la sua esposizione scenografica di un rapporto bondage.
Mi preparai con calma e non avendo voglia di cucinare solo per me, decisi per
un pasto frugale nel primo buco di locale che avesse in qualche modo attirato
la mia attenzione. Scesi in centro: avevo tempo, molto. Girovagavo senza una
meta precisa cercavo facce amiche. Guardavo vetrine e scrutavo persone. Entrai
in un negozio di biancheria intima, con l’intento a comprare un completino da donna. Il motivo che mi fece entrare in un negozio
invece che in un altro era una commessa che dalla vetrina vidi sorridente con
tutti i clienti. Non so se a sorridere erano di più le sue labbra, il suo
sguardo malizioso, o i suoi seni, che sotto una maglietta morbida, posata su
una spalla solamente, lasciava i suoi
capezzoli poco più che maggiorenni liberi di essere, di parlare e di fare
promesse. Mi feci mostrare svariati completino intimi, divertendomi a farmi
consigliare uno invece che un altro descrivendo la fisicità della mia donna.
Che per l’occasione era tale quale a lei.
Comprai uno che la commessa definì
con scarsa fantasia, ma in modo inequivocabile, completino da letto. Pensai che
un giorno, ritornando in quel negozio, avrei potuto farmi spiegare meglio cosa
intendesse. Oggi no, avevo già le idee chiare sulle spiegazioni che
necessitavo. E su chi me le doveva dare.
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