La vidi per caso, nel caos di una paninoteca
americana, lei era seduta quasi davanti a me, era vestita di quella dignità che
ha una madre che antepone a se stessa i propri figli. Le tre bambine che stavano
con lei erano sicuramente le sue figlie, differenti tutte nei tratti, ma
portanti una caratteristica che le conferivano a pieno titolo il grado di una
parentela stretta con la donna accanto a loro: portavano tutte e tre gli occhi
del mare della madre.
Mare di un azzurro profondo, dentro nei
quali annegare era una promessa che facevano a chiunque si fosse soffermato a
guardarli.
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