mercoledì 18 luglio 2012

Storie e leggende, convinzioni e presunzioni per spiegare il significato della separazione ai figli. Parte prima (e forse ultima)



Posso anche aver bisogno di conferme, ma in realtà ne sono convinta davvero.. convinta di aver fatto la scelta giusta, per me sicuramente, ma anche per mia figlia.
A dispetto dei molti che, senza conoscere alcun trascorso e ancor meno le radici socio-culturali, possano essere convinti del trauma che una simile scelta provochi a una bambina, io ammetto le difficoltà a cui ho costretto la mia, ma sono anche certa che così le lascio un insegnamento davvero importante.
Se è vero che siamo figli di un'educazione e di una socialità soprattutto familiare, con la mia scelta ho insegnato a mia figlia che non bisogna scoraggiarci mai quando si riconosce di avere sbagliato. Che si può sempre cominciare da capo e che non bisogna abituarsi ai panni stretti della quotidiana insoddisfazione, ma che vale sempre la pena lottare per conquistare ciò che si desidera, o almeno che è lecito provarci..
Ho insegnato a mia figlia che deve credere nei valori in cui crede..
Che nulla è dovuto, che si deve lottare e che è naturale scegliere la via più semplice, purché sia quella che ci sembra più giusta...
che bisogna adoperarsi per trovare la soluzione, ma se davvero non esiste lasciando le cose come sono, allora non ci dobbiamo fermare davanti al muro che di solito è costruito dagli eventi esterni..
Le ho insegnato che anche se il mondo che la circonda si lamenta ma vive nell'accettazione, almeno le sue aspettative non debbano essere sconfitte dalla rassegnazione.
Sono convinta che è una grande lezione di vita e che la aiuterà a scegliere con consapevolezza quando si troverà davanti alla possibilità di accettare o meno un compromesso...
Se l'unica soluzione è cominciare da capo, le ho insegnato il coraggio.. (JJ)

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