lunedì 27 maggio 2013

parte 19.2




Al permesso di andarsene i tre ciclisti montando in sella non persero tempo ad addentrarsi per un sentiero carsico irto di cespugli ed alberi, cosicché in pochi secondi mountain bike ed i loro cavalieri scomparvero.
Quasi contestualmente arrivò un’altra volante, era la Polizia di Frontiera, scese dall’auto la vice commissario Maddalena Nobile.
“Tanto bella quanto spacca marroni” disse sottovoce Martini alla vista della giovane donna; alta un metro e settantacinque, longilinea e nonostante la divisa presentava un seno procace, capelli neri lucidi che per l’occasione erano pettinati all’indietro e legati a coda facendo così risaltare ancora di più i suoi occhi azzurri chiarissimi che come l’espressione erano di ghiaccio.
“Ispettore, dove sono i ciclisti che hanno trovato il corpo?”
“Dottoressa buongiorno” L’accento sul buongiorno era voluto, Martini mal sopportava superiori strafottenti e maleducati.
“Si trattavano di tre colleghi della caserma dei pompieri, gli conosco e garantisco io per loro, sono d’accordo che poi passeranno in caserma per firmare una dichiarazione.”
Avvicinandosi alla vettura e dandoci un’occhiata dentro la Nobile rispose con aria di sufficienza e senza guardarlo negli occhi:
“Non mi risulta che i pompieri siano poliziotti ispettore.”
“In effetti no, ma come me e lei rispondono al Ministero dell’Interno”
Martini non era uno che si perdeva con le parole, e nemmeno con i fatti.
“Bene ispettore, facciamo così, le tolgo l’incombenza, porti quanto prima al mio commissariato la dichiarazione dei pompieri assieme alla sua. Prendiamo noi il caso.”
“Dottoressa, siamo arrivati per primi sulla scena del crimine…”
“Ispettore, siamo a pochi metri dal confine, la donna è straniera, ergo è nostra la giurisdizione.”
“Dottoressa…”
“Guardi che ho già parlato con il suo comandante, si tranquillizzi...”
“…A proposito ispettore, spero che nessuno abbia toccato nulla”
“Noi no, nemmeno i ciclisti… ma gentilmente, come fa a sapere che la donna è straniera?”
“Ho fatto i compiti, ispettore, ho fatto i compiti… La donna è una nostra conoscenza.”
“Agli ordini dottoressa, comunque aspetteremo qui l’arrivo della scientifica, dal momento che l’abbiamo chiamata noi.”

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